lunedì 24 dicembre 2012

un tuffo in un istante di passato...

quello che mi piaceva di più di casa di mia zia era la sua enciclopedia...a casa mia non esisteva una cosa simile...suo marito faceva l'ingegnere alla ferrari...una casa enorme...un'appartamento con carta da parati, tappeti, divano in pelle testa di moro con l'effetto trapuntato...tappeti mobili in legno massello...e la pendola che ogni quarto suonava un leggero dong e poi faceva il suono forte allo scoccare dell'ora. il tavolo rotondo con le sedie importanti imbottite in velluto damascato...verde-beige...tende con i drappeggi e mega quadri con scene di caccia...
in mezzo a tutto questo io con il mio volumone dell'enciclopedia...a 10 anni mi interessavano...gli invertebrati...con bellissime foto a colori e tutte le didascalie...ah  adoro le didascalie che ti spiegano che cosa c'è nella foto...a casa avevo libri su leoni...zebre e animali vari ma...la tenia, la sanguisuga, il plancton...le amebe...non avevo niente a 10 anni che mi potesse spiegare ciò...la vita piccola che quasi si vede... era una enciclopedia bellissima rilegata in simil pelle verde marmorizzata...con il filetto dorato in rilievo sul dorso e le scritte per ogni argomento...ah tutto il sapere li...che bello e io mi appoggiavo sul divano seduta sul tappeto. detesto i divani in pelle...d'inverno sono gelidi e in estate ti fai la ceretta/sauna...ogni tanto mi mettevo in bocca una caramelle dal piattino d'argento del tavolino in legno.
Nell'ingresso c'era una libreria e accanto un armadio a muro..il primo che io avessi mai visto e mi chiedevo come facesse a starci. quello era il ripostiglio di mia zia. sarta in casa faceva vestiti o risistemava orli di pantaloni da uomo per il negozio in del paese...forse la voglia di fare la stilista mi è venuta da li...non lo so ...comunque l'odore di naftalina che c'era in quella casa era persistente ...ne uscivi anche tu che sapevi di quell'odore...blea...nel corridoio sempre dell'ingresso il tavolino con telefono a rotella grigio/verde e le biro con blocchetto per gli appunti...e l'attacca panni dove c'era sempre qualche vestito bello da scuriosare pronto per essere dato al cliente o qualche pantalone da accorciare...mia zia lavorava dove si mangiava,il cuicnotto era minuscolo ma la sala da pranzo da tutti i giorni era grande, tavolo rotondo con feltro verse sopra... bhè neanche da dire che la macchina da cucire di mia zia era una singer di quelle nere con il braccio ancora snello con tutto il suo mobilino in legno che poi la si ripiegava e diventava un mobile...ma era elettrica...si un ottimo lavoro di conversione e quindi poi la macchina non poteva essere più girata e messa dentro...che ricordi...non so perchè ma questa mattina la mia mente si è tuffata in questo istante. 

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